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Il leasing finanziario disegna una vicenda contrattuale particolarmente complessa, nella quale vi sono - o vi possono essere - interessi confliggenti che potrebbero portare a ingiustificati sacrifici di una parte in danno dell'altra. In questo contesto, la disciplina relativa al «grave inadempimento» dell'utilizzatore idoneo a legittimare la domanda di risoluzione del contratto contenuta nella l. n. 124 del 2017 rappresenta il 'terreno' per una attenta riflessione concernente la tutela dell'utilizzatore, inteso quale contraente debole nella fattispecie in esame, stimolando al contempo considerazioni sul problema dell'equilibrio negoziale come valore da salvaguardare e da realizzare anche attraverso il corretto utilizzo degli strumenti rimediali. Il lavoro si propone, dunque, di dare una lettura che, rifuggendo da una interpretazione meramente letterale della disciplina racchiusa nella novella legislativa, sia volta a garantire, in una prospettiva «relazionale», la tutela dell'utilizzatore nel rispetto dei princípi costituzionali, in particolare del principio di proporzionalità e del canone di ragionevolezza. Anche attraverso un esame critico della giurisprudenza, vengono poi approfonditi i profili applicativi, quale la questione di diritto intertemporale, nonché le problematiche relative agli accadimenti sopravvenuti che potrebbero 'colpire' l'utilizzatore, come le difficoltà a onorare le proprie obbligazioni a séguito della recente situazione emergenziale o in conseguenza della dichiarazione di fallimento.